Vienna e Praga “Over 75”

VIENNAPRAGAVIENNA E PRAGA “OVER 75”

Periodo del viaggio: giugno 2018

Tipologia: fai da te

 

 

 

E perché questa volta nel titolo specifico OVER 75?

Perché con tre diversamente giovani, quasi ottantenni, bisogna viaggiare con flessibilità.

Innanzitutto ecco qualche informazione pratica.

Per entrambe le destinazioni occorre avere la carta d’identità valida per l’espatrio.

Dall’Italia è senz’altro più agevole l’aereo per gli OVER 75. Noi da Bologna abbiamo volato a Vienna con Austrian Airlines e da Praga siamo tornati con un volo Czech Airlines.

Da Vienna abbiamo raggiunto Praga con un treno. Ho trovato informazioni molto dettagliate e utili (in inglese) sul sito www.seat61.com che consulto ogni volta che devo prendere un treno all’estero. Sul sito ci sono anche i link per prenotare.

Tra quelli indicati ho utilizzato GOEURO (l’ho trovato più semplice). Come da noi ci sono Trenitalia e Italo, in Austria ci sono RAILJET e REGIOJET. Il tempo di percorrenza è praticamente lo stesso ma la nostra scelta è ricaduta sul secondo semplicemente per prezzo e orario.

I nostri alberghi: a Vienna abbiamo dormito all’IBIS WIEN MARIAHILF mentre a Praga abbiamo alloggiato al MOTEL ONE PRAGUE e di entrambi vi elencherò le funzionalità nel diario.

A Vienna si usano gli Euro mentre a Praga ci sono le Corone e a proposito del cambio avevamo letto che la cosa migliore è prelevare dagli ATM. In realtà il cambio del bancomat si è rivelato meno favorevole di quello dei cambiavalute ufficiali (ufficiali mi raccomando!).

Precisamente prelevando all’ATM 1 € = 22,90 CZK, cambiando all’Exchange 1€ = 24,80 CZK.

A Praga, per un’intera giornata, ci siamo avvalsi anche dei servizi di un italiano che vi risiede e fa la guida. Una scelta assolutamente azzeccata! Nel diario trovate i riferimenti.

Una nota sul cibo: a Vienna Gulash, Wiener Schnitzel (la tipica cotoletta), Sacher Torte e Apfelstrudel (strudel di mele) hanno incontrato il favore di babbo, mamma e zia mentre a Praga l’anatra ancora ancora, ma la carne servita con la marmellata e gli gnocchi di pane sono stati apprezzati con qualche riserva.

La birra è indiscutibilmente buonissima.

Una settimana è sufficiente per vedere le due città?

Dipende da quante cose volete vedere, io sarei rimasta un mese intero!

Però, per i desiderata dei miei tre OVER 75, una settimana è bastata.

A VIENNA abbiamo visitato il Duomo STEPHANSDOM, l’HOFBURG con il SISI MUSEUM ed il SILBERKAMMER (museo degli Argenti e Porcellane di corte), lo SCHLOSS SCHÖNBRUNN, il MUSEO DI STORIA NATURALE, il BELVEDERE SUPERIORE (Klimt).

A PRAGA abbiamo visitato il CASTELLO, la CATTEDRALE DI SAN VITO, la PIAZZA VECCHIA con l’OROLOGIO ASTRONOMICO, il PONTE CARLO, PIAZZA SAN VENCESLAO, il MUSEO EBRAICO con il CIMITERO, il MONASTERO di STRAHOV.

In che condizioni sono tornati i tre OVER 75?

Ce l’hanno fatta egregiamente con qualche accorgimento: sfruttando i trasporti pubblici (efficientissimi in entrambe le città) nonché trenini e bus turistici e, a fine giornata,  accontentandoci di andare a cena poco lontano dagli alberghi.

VIENNA

Sabato. All’aeroporto di Vienna abbiamo fatto i biglietti per la zona extraurbana e per la metro alle macchinette ÖBB.  Per andare in centro città si prende la S7 e si scende a Wien MITTE/Landstrasse dove si cambia. Per l’IBIS WIEN MARIAHILF da Wien Mitte si prende la metro U3 ARANCIONE in direzione OTTAKRING e si scende alla fermata WESTBAHNHOF. A pochi minuti a piedi di distanza, sul viale, c’è l’albergo.

Abbiamo scelto l’IBIS WIEN MARIAHILF perché ha l’ascensore, perché la linea della metro più vicina (U3) è molto funzionale per raggiungere i punti di interesse della città e perché la colazione (lo confermo) è superlativa.

Vienna ha una fantastica rete di trasporti urbani: metro, tram e autobus.

Gli ingressi della metro sono contrassegnati da una grossa U. Per capire la direzione i cartelli sono di facile lettura e comunque, se serve aiuto, la gente del posto è molto gentile.

Acquistando la Vienna CARD cittadina (per 24/48/72 ore a seconda della necessità) potete prendere tutti i mezzi quante volte volete ed avete diritto anche agli sconti sui biglietti d’ingresso di diversi musei. Ricordatevi di obliterarla al primo utilizzo e conservatela con cura.

Essendo arrivati nel primissimo pomeriggio, per praticità e per fame, abbiamo mangiato un boccone in hotel (menù senza infamia e senza lode) e poi, presa la metro U3 in direzione SIMMERING siamo andati in centro fino a STEPHANSPLATZ per ammirare il Duomo di Santo Stefano i cui interni barocchi sono un tripudio di magnificenza.

Fatto un giretto a piedi nei dintorni siamo tornati verso “casa” con un tram.

Cena alla BRASSERIE DE LA MARIE in Amerlingstrβe 15 (fermata metro più vicina Neubaugasse), un localino carino dove abbiamo mangiato bene e ha pagato la zia.

Domenica. Dopo la lauta colazione a buffet dell’albergo, al ticket office della stazione metro Westbahnhof  abbiamo acquistato la VIENNA CITY CARD e siamo partiti con la nostra U3 in direzione SIMMERING per andare a visitare l’HOFBURG.

Il BIGLIETTO SISI TICKET (memo richiedere lo sconto possessori Vienna Card) consente di visitare gli appartamenti imperiali KAISERAPPARTMENTS, il SISI MUSEUM, il SILBERKAMMER (argenti e porcellane), il Museo del Mobile (che noi però abbiamo tralasciato per stanchezza) e le 40 stanze dello SCHLOSS SCHÖNBRUNN.

ATTENZIONE: alla biglietteria specificate bene quale biglietto volete acquistare altrimenti vi danno solo il biglietto per l’HOFBURG e per vedere SCHÖNBRUNN dovete comprare un altro biglietto.

Che dire dell’HOFBURG: la potenza degli Asburgo, traspare da ogni singolo calice, piatto e tovagliolo. E’ un’apoteosi di ricercatezza in quantità sbalorditiva in un ambiente immenso e imponente.

Avevo individuato un posto molto particolare per il brunch domenicale in zona BURGGARTEN, ovvero alla PALMENHAUS all’interno di una serra, ma dopo aver camminato per ore e lentamente tra le suppellettili di corte abbiamo optato per il piacevole e comodo ristorante dentro l’HOFBURG annesso ai Kaiserappartments dove la zia ha pagato soddisfatta.

Nei giardini di fronte all’Hofburg si trovano due edifici gemelli, quello a sinistra è il NATURHISTORISCHES MUSEUM, ovvero il MUSEO STORIA NATURALE (memo: chiuso il martedi). Nel magnifico contesto del palazzo che lo ospita dentro a questo museo c’è tutto, ma proprio TUTTO ciò che fa parte della natura: dai dinosauri ai frammenti di astri celesti. La sezione dedicata agli animali è stupefacente e talmente completa che ancora una volta ti domandi: ma quante possibilità economiche avevano gli Asburgo per avere una collezione così!

Nel Museums Quartier, situato poco più giù, non siamo stati perché eravamo tutti bolliti.

Con la nostra affidabile metro U3 siamo tornati all’albergo e abbiamo cenato nel vicino ZUM HAGENTHALER, un locale frequentato dalla gente del posto.

Lunedì. La residenza estiva degli Asburgo conta ben 1441 stanze.. meno male che non sono tutte visitabili! Con il CLASSIC PASS allo SCHLOSS SCHÖNBRUNN si può comunque vedere, oltre alle 40 stanze aperte al pubblico (tutti i giorni anche i festivi) anche la Gloriette per una vista panoramica sulla città, l’Orangerie ed i Giardini imperiali.

E’ un’emozione entrare nelle stanze, così ricche di storia e arredate con gusto raffinato. Ascoltando l’audioguida inclusa nel biglietto si fa un salto indietro nel tempo.

Il parco è immenso e curatissimo. Pagando 8 euro si può usufruire del trenino che fa il giro del perimetro dell’intera tenuta. Per gli OVER 75 non è neanche pensabile fare tutto il percorso a piedi, sono soldi spesi bene.

Abbiamo pranzato vicino l’ingresso dello zoo, dove il trenino fa una fermata, alla GASTHAUS TIROLERGARTEN, uno chalet in stile rustico con tavoli sia all’interno che all’esterno, dove abbiamo mangiato bene.

Per cena siamo tornati da ZUM HAGENTHALER restando però meno soddisfatti del giorno precedente.

 

Martedì. Non essendo i miei OVER 75 abituati a girovagare dalla mattina alla sera, giunti al terzo giorno ho percepito un calo di energia. Non per le mandibole a colazione però!

Per recuperare abbiamo pensato di fare il giro turistico della città sul Big Bus, uno di quei bus a due piani che ormai si vedono in tutte le città del mondo. A Vienna fa un giro piuttosto completo. Con un biglietto giornaliero (anche questo scontato grazie alla Vienna Card) siamo comodamente stati trasportati da un capo all’altro della città vedendo cose che probabilmente avremmo perso come la Ruota del Prater, le stazioni della metro gemelle disegnate da Otto Wagner, il Palazzo della Secessione, il Danubio.

Per l’appunto, a Vienna il Big Bus fa una fermata proprio davanti all’ingresso dell’IBIS WIEN MARIAHILF perciò alloggiarvi può essere un buon motivo se si pensa di dover utilizzare questo servizio. Dal Big Bus puoi scendere quando vuoi e risalire sul mezzo successivo.

Così per pranzo siamo scesi nei pressi del NASCHMARKT dove abbiamo pranzato, all’aperto, in uno dei tanti ristorantini all’interno del mercato.

Affacciati sul mercato ci sono degli splendidi edifici decorati.

Ripartiti col Big Bus siamo andati fino al Palazzo Belvedere dove abbiamo visitato la mostra permanente del BELVEDERE SUPERIORE che annovera, fra altre opere, il Bacio e la Giuditta di Klimt. Una pura visione estatica.

A questo proposito vi consiglio di leggere il bellissimo libro di Laurie Lico Albanese “LA BELLEZZA RUBATA” che racconta la storia di Adele Bloch-Bauer, musa ispiratrice dei quadri di Klimt, nel momento storico dei fermenti artistici della Secessione e della seconda guerra mondiale.

Tornati all’albergo comunque stanchi, siamo andati a cena sempre più vicino, alla pizzeria OPERA DI VINO che è proprio sull’altro lato del marciapiede.

PRAGA

Mercoledì. Fatta la solita abbondante colazione, abbiamo lasciato l’albergo con un taxi e siamo andati alla stazione HAUTBAHNHOF. Qui abbiamo preso il treno REGIOJET per Praga. Sulla carrozza Relax del Regiojet Express offrono acqua, caffè e altri generi di conforto. A prezzi modici sono acquistabili anche i panini.

La stazione principale PRAGUE HLAVNI ha una splendida cupola restaurata.

Per trasferirci all’albergo si possono utilizzare i mezzi pubblici ma, con i bagagli, abbiamo preferito utilizzare un taxi. Chiedete a qualcuno dove stazionano i taxi ufficiali o rischiate di salire su quelli abusivi e pagare di più.

Il MOTEL ONE PRAGUE è un albergo molto funzionale situato vicino alla fermata della metro FLORENC (dove si incrociano la linea B GIALLA e LA C ROSSA).

Nella strada passano anche tram e bus. I biglietti per i mezzi pubblici si fanno alle macchinette o si comprano nelle edicole. Ci sono biglietti per 30 minuti, per 90 minuti, per 24 ore o per tre giorni.

Con un bel sole abbiamo fatto una prima passeggiata fino al PONTE CARLO passando dalla CASA MUNICIPALE, sotto la PORTA DELLE POLVERI, dalla PIAZZA STAROMETZKA dove c’è l’OROLOGIO ASTRONOMICO e tra i vicoli della KARLOVA.

Praga è ancora oggi quel gioiellino che vagamente ricordavo essendoci stata parecchi anni fa.

ATTENZIONE: il selciato è acciottolato, portatevi calzature comode e ammortizzanti.

Per la cena siamo andati nella piazzetta dove ora c’è il Museo del Comunismo, alla birreria KOLKOVNA CELNICE. A me è piaciuto molto il menù tipicamente ceco, agli altri insomma…

La zia ha pagato ciononostante.

Giovedì. Le colazioni a buffet in hotel sono state un appuntamento molto amato del viaggio e anche presso il MOTEL ONE di Praga è stata di nostro gradimento.

Quella dell’IBIS però è stata giudicata superiore, per la varietà, la qualità e la quantità.

Per la visita della città il babbo ha pensato di prenotare una guida italiana che vive a Praga contattandolo tramite il suo sito BIGHELLONANDO A PRAGA www.vivipraga.eu.

MARCO CIABATTI svolge questo lavoro con passione e visitare una città con una persona del posto, e con cui ti puoi capire, è decisamente tutta un’altra cosa. Lo consiglio spassionatamente, non solo per gli OVER 75.

Con Marco abbiamo visto il PONTE CARLO, l’ISOLA di KAMPA, il CASTELLO, la CATTEDRALE DI SAN VITO, il VICOLO D’ORO, il JOHN LENNON WALL, la PIAZZA SAN VENCESLAO, il KLEMENTINUM.

Per i miei genitori e mia zia ha avuto attenzioni e sensibilità. E’ venuto a prenderci in albergo, ci ha guidato per la città narrandoci eventi storici, mostrandoci curiosità, spiegandoci per filo e per segno il funzionamento del complicato Orologio Astronomico, al momento della nostra visita in restauro ma, grazie ad uno schermo digitale, comunque visibile funzionante.

Un suggerimento di Marco che a mia volta vi do è di andare nel negozio BOTANICUS, nella corte TYN proprio dietro la Chiesa di Santa Maria di Tyn dove vendono prodotti cosmetici eccezionali (saponi, oli essenziali ecc). Nella corte ci sono anche dei bei localini.

Praticamente distrutti siamo andati a cena in un locale non troppo lontano dall’albergo, LA REPUBLICA. A me è piaciuto, ai miei OVER 75 un po’ meno per il frastuono della musica dal vivo. La zia comunque ha pagato senza replicare.

Venerdì. C’è il Bug Bus anche a Praga? Sì c’è, ma non non ne abbiamo visto nemmeno uno.

Con calma e coraggio abbiamo trascorso la mattinata nel cuore dell’interessante quartiere ebraico JOSEFOV, visitando le sinagoghe e i musei con l’aiuto dell’audioguida ritirabile al punto 2 del percorso. I biglietti si fanno vicino alla Old/New Sinagogue e sono di due tipi: per tutte le sinagoghe o per tutte meno la Vecchia/Nuova.

In ogni caso lasciatevi la Sinagoga Spagnola per ultima perché è la più ricca ed abbagliante.

Il pranzo presso il ristorantino ebraico CHABAD’S SHELANU KOSHER è piaciuto a tutti.

Per riposare i piedi abbiamo preso un bus. Ad un certo punto ci siamo ritrovati allo stadio ai margini della città. Senza sgomentarci, con l’aiuto dei passanti (anche a Praga molto gentili), abbiamo preso un altro autobus arrivando fino al MONASTERO STRAHOV dal quale si gode di una fantastica vista panoramica sulla città e sulla collina di PETRIN, dove spicca una copia della Torre Eiffel, più piccola dell’originale francese ma altrettanto notevole.

Nel Monastero potete vedere la Biblioteca all’interno di due grandi sale con pareti e soffitti spettacolari. Peccato non potervi accedere, si possono ammirare solo dalla porta.

Seduti sulle panchine del piccolo giardinetto situato sotto al Monastero ci siamo riempiti gli occhi della magnifica Praga. Con una passeggiata in discesa (un po’ azzardata per gli OVER 75enni) siamo arrivati al bivio che porta al Castello e proseguendo fino alla piazza del Parlamento dove abbiamo preso il tram per tornare in albergo.

Ormai consapevoli di essere “alla frutta” abbiamo cenato sempre più vicino, nel piacevole ristorante LA CORTE.

Sabato. Girando per il centro di Praga, così vitale (per gli OVER 75 pieno di confusione), abbiamo valutato di aver scelto bene alloggiando al tranquillo e moderno MOTEL ONE, oltretutto situato in posizione strategica per andare all’aeroporto: con il biglietto da 90 minuti si prende la METRO B GIALLA da FLORENC (per scendere c’è l’ascensore) fino al capolinea ZLICIN e poi si prende il BUS 100 che arriva dritto all’aeroporto.

Per tutto il resto… paga la zia!

Un ringraziamento speciale a:

mio babbo,

dal quale ho ereditato il desiderio di viaggiare, per avermi chiesto di andare in queste due città

mia mamma,

che ha partecipato, abbandonando la sua proverbiale stanzialità, per fare felice il babbo

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