Bruges e Bruxelles

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BRUGES E BRUXELLES

Tipologia di viaggio: fai da te

Periodo: marzo 2015

Durata : tre giorni

 

 

Siamo in tre: Susy, Carol ed io. Col pretesto del concerto di Vicente Amigo, superlativo chitarrista di Flamenco, che si esibirà nello storico edificio del Flagey di Bruxelles (ex casa della Radio) abbiamo pensato di fare un weekend alternativo.

Per noi comuni europei il costo della vita in Belgio è proprio una salassata perciò concedersi qualche piccola soddisfazione dipende da quanto si ha voglia e possibilità di godersela.

Bruxelles si raggiunge da Pisa e Bologna con i voli low cost Ryanair. Comprandoli diversi mesi prima abbiamo speso meno di 60 euro a testa per andata e ritorno.

Due pernottamenti:

a BRUGES nel fantastico DE BARGE BOAT HOTEL, www.hoteldebarge.be

a BRUXELLES nel semplice HOTEL GALIA

All’esterno dell’aeroporto CHARLEROI c’è la biglietteria dei bus FLIBCO www.flibco.com.

Quello verde va direttamente a BRUGGE ma se non si è fortunati con l’orario di partenza si può prendere quello azzurro per BRUSSELS CITY (45 minuti, 17 euro sola andata / 31 euro andata e ritorno) e alla stazione Bruxelles Midi si prende il treno per Brugge facendo il biglietto alle macchinette automatiche della SNCB www.belgianrail.be (14,10 euro cad).

Primo giorno

Il tempo è nuvoloso con vento gelido benché sia canonicamente inizio primavera.

Dalla stazione ferroviaria di Brugge al De Barge Boat Hotel ci sono 600mt agilmente percorribili a piedi. Il De Barge è un battello nato per la navigazione tra Brugge e Gand, trasformato in un originale ed ospitale hotel ormeggiato a sud di Brugge. Curato in ogni minimo particolare e confortevole, vi si alloggia prenotando non una camera bensì una cabina! L’atmosfera è da favola, la colazione nella rilassante sala ristorante affacciata sul canale ti rapisce e non vorresti venire più via. Peccato non avervi cenato, dev’essere senz’altro da provare.

Lasciati i bagagli ci avviamo a piedi verso il centro che dista poco più di un chilometro.

Ci fermiamo al DE BRON www.eethuisdebron.be sulla Katelijnstraat aperto solo a pranzo fino alle due. Nonostante siano già passate ci accolgono gentilmente dopo aver verificato che ci accontentiamo del piatto del giorno. Il proprietario del ristorante vegetariano ci spiega che utilizzando solo ingredienti freschissimi una volta terminati sono costretti a rinunciare ai clienti.

Il piatto è sfizioso e sostanzioso (15 euro a testa), il De Bron è un’ottima scelta.

Perdersi a Brugge è un vero piacere. Col naso all’insù ci incantiamo guardando i frontoni delle tipiche case, osservando i colori delle porte, le ampie finestre senza scuri. Gli abitanti sfruttano al massimo la poca luce riservandosi un minimo di privacy grazie alle tende ma spesso sono proprio in vetrina. Deve vigere un grande rispetto.

Io e Carol siamo ispirate dai soggetti per le nostre foto, Susy invece è conquistata dalle abbaglianti vetrine dei negozi in cui cerca di infilarsi. Se il sospetto è che voglia fare shopping la realtà è che ha bisogno di scaldarsi. Le cioccolaterie sono una costante allettante, verrebbe voglia di assaggiare tutto. Siamo rapite dalla bellezza degli angoli idilliaci affacciati sui canali, dal fascino della Beginhof, dalla piazza del Markt, dal fiabesco carattere di Brugge. Mentre giriamo valutiamo i ristoranti per sceglierne uno dove cenare ma nessuno ci tira l’occhio.

Gli abitanti di Brugge si dividono in due contrapposte categorie: quelli estremamente gentili e quelli proprio scocciati dalla presenza dei turisti, una rottura di scatole che non esitano ad esternare.

Di là dal canale, verso nordest, ci sono un bel mercato del pesce, strade tranquille, vecchie fabbriche. Nella zona di St. Anna, dove i mulini sembrano imponenti sentinelle, ci intratteniamo in un pub per ristorarci e riscaldarci. Al ‘T GEZELLEKE www.tgezelleke.be situato in Carmersstraat 15 vicino al convento che ospita il museo dedicato a Guido Gezelle, poeta, prete e scrittore, assaggiamo una St. Bernardus Matou, deliziosa birra scura corposa ma non pastosa che ha 10 gradi.

Tornate al di là del canale cerchiamo un posto dove mangiare nei pressi della piazza Simon Stevenplein sulla quale si affacciano diversi ristoranti. Stanche e infreddolite ripariamo in uno dei tanti, ‘t Fonteintie, dove ceniamo senza infamia e senza lode spendendo oltre 30 euro a testa (il prezzo medio di una portata è 20 euro in questi paraggi…).

Ultima birra al pub DE GARRE dove assaggiamo appunto la De Garre (11 gradi), buona ma la St. Bernadus è più buona. Brille e felici rientriamo al De Barge per una grande dormita.

Il giorno dopo

La colazione a buffet dell’Hotel De Barge è davvero ricca, un piacere sublimato dalla musica classica in sottofondo e da due raggi di sole che si riflettono sull’acqua che scorre, placida visione attraverso le finestre. Ci dispiace proprio venir via da questa oasi di serenità.

Alla stazione di Brugge prendiamo il primo treno che in poco più di un’ora ci riporta a Bruxelles Midi. Con una breve camminata raggiungiamo l’Hotel Galia, affacciato sulla piazza Jeu-de-Balle dove c’è un mercato delle pulci. Siamo nel cuore del vivace quartiere Marolles, dove notiamo vivono molti extracomunitari, soprattutto arabi.

Mollati i bagagli nella nostra camera tripla percorriamo la Rue Haute con i suoi numerosi negozi di oggetti ed arredo vintage e ci fermiamo al numero 35 per pranzare alla Creperie www.lacreperiedebruxelles.be.

Visitare Bruxelles ha un altro sapore dopo l’incanto di Bruges, ma cerchiamo di apprezzarla ugualmente. Entriamo nelle cioccolaterie più famose, saliamo sul tetto del Museo degli Strumenti e della Musica dalla splendida facciata art nouveau per vedere il panorama della città, attraversiamo le gallerie Saint-Hubert, ammiriamo la Grand Place, assaggiamo le Goffres nei pressi del Manneken Pis, piccola statua simbolo nazionale oggi vestita con il costume tradizionale di una congregazione cattolica che poco distante, anch’essa in costume, in occasione dell’anniversario festeggia riunita bevendo birra.

Facciamo una pausa al LE CERCLE DES VOYAGEURS www.lecercledesvoyageurs.com in Rue des Grands Carmes che ha una scenografica enorme parete rivestita di vecchie valige di pelle, per una buon tè poi ripartiamo alla ricerca dei muri affrescati dai fumetti.

Esplorando ci ritroviamo un bel pezzo in là. Ripercorriamo le strade verso sud per un veloce cambio in albergo e in taxi raggiungiamo il Flagey in Place Sainte-Croix, nel quartiere Ixelles, dove ci sono molti locali e movimento. Vicente Amigo suona magnificamente accompagnato da un altro chitarrista, un cantante ed un percussionista. La sala è strapiena, il concerto è notevole, l’acustica dello Studio 4 è perfetta.

Ritorno a casa

Il volo mattutino annulla completamente l’ultima giornata di cui non c’è niente da raccontare ma vi invito a guardare le foto per un assaggio di questa gradevolissima fuga con l’augurio che possiate imitarla, magari trattenendovi di più per poter visitare anche i musei e soprattutto non lasciare a malincuore Bruges.

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