Thailandia – Similan Phi Phi

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THAILANDIA – ISOLE SIMILAN e PHI PHI

Periodo : dicembre-gennaio 2009

Durata : due settimane

Tipologia : di gruppo con Avventure nel Mondo

  

 

ITINERARIO

BANGKOK – ISOLE SIMILAN – PHUKET – PHI PHI ISLANDS – KRABI

 

LUNEDI 21-22 DICEMBRE, ROMA  – BANGKOK

Il volo diretto Roma – Bangkok della China Airlines arriva a destinazione alle 5.45 del mattino. Bangkok ci accoglie con  22 gradi. Dormiremo  al THE PLAZA HOTEL www.theplazahotelbangkok.com, in posizione strategica per raggiungere a piedi Patpong, il Silom Village, la fermata dello Skytrain. Le camere sono spaziose, la colazione inclusa nel prezzo è a buffet all’americana. Proprio di fronte c’è uno dei ristoranti di pesce della catena Somboon Seafood. Nella strada perpendicolare di fronte c’è anche un centro di thai massage (chiedere all’hotel). BANGKOK è una metropoli affascinante e anche chi ci è già stato ci torna sempre volentieri. Con i Tuc-Tuc andiamo a visitare il Grand Palace and Emerald Buddha, il Wat Pho, il Wat Arun e il giro dei canali. Il Wat Phra Kaeo che ospita il Buddha di Smeraldo, vari edifici e terrazze. In un cortile si affacciano porticati affrescati con scene del Ramakian (versione thai dell’epico poema indiano Ramayana). Ovunque luccicano pareti dorate, mosaici e ceramiche. Nel mondòp più alto, tutto d’oro, sono conservate le ceneri dei sovrani. Nei templi si entra senza scarpe. Ci sono appositi scaffali dove lasciarle. I templi ricoperti di ceramica sono elaborati con i pezzi delle stoviglie dei sovrani che si portavano i servizi da pranzo nei viaggi o spostamenti, ma spesso si rompevano, per cui con i cocci venivano fatte poi queste opere d’arte. Esprimiamo un desiderio appiccicando delle sottili foglie d’oro ad una statua del Buddha poi ci rechiamo al vicino Wat Pho, il tempio più famoso di Bangkok, dove il grande Buddha sdraiato riposa serenamente. E’ magnifico. I suoi piedi intarsiati di madreperla su sfondo nero raffigurano animali, oggetti, fiori e simboli. Sentite un tintinnio cadenzato? Sul lato lungo verso il quale il Buddha rivolge la schiena ci sono 106 ciotole nere dove i fedeli mettono una monetina dentro ciascuna (le ciotole con le monete sono in vendita nel tempio). Ci hanno insegnato che prima di procedere con le monete ci si presenta mentalmente al Buddha con nome, cognome e data di nascita, poi si chiede cosa desideriamo. Il complesso è enorme e noi accusiamo la stanchezza per non aver dormito. Attraversando la strada c’è una bettola affacciata sul fiume proprio davanti al molo per prendere il traghetto che va al  Wat Arun. E’ un posto molto simpatico per mangiare un piatto di riso o di noodles. Col traghetto ci trasferiamo sulla sponda opposta. Lo splendido Wat Arun è il tempio ricoperto da un mosaico di piastrelle variopinte. Vale la pena salire le ripide scale fino alla torre per il panorama di Bangkok, mozzafiato. Con una Longtail boat facciamo un giro lungo i canali sui quali si affacciano le case: alcune sembrano catapecchie altre sono molto belle. Gettando in acqua del pane si scopre che il canale è pieno di pesci.

Ceniamo al SOMBOON SEAFOOD www.somboonseafood.com  proprio di fronte all’albergo, dove pesce e crostacei sono freschissimi e cucinati superbamente. Dopo cena facciamo un salto a Pat Pong, mercato aperto fino alle 2 di notte che offre imitazioni di borse scarpe magliette occhiali gioielli cd dvd ecc.  Ai lati della strada ci sono gli innumerevoli localini dove le ragazze si esibiscono in numeri “da circo”.

MARTEDI 23 DICEMBRE, DA BANGKOK A THAP LAMU

Con i Tuc-Tuc ci rechiamo a Chinatown, un quartiere enorme ed affascinante. Vicoli più o meno stretti si intersecano tra colori, odori, montagne di roba da mangiare, mercanzie di tutti tipi secondo la strada: scarpe, giocattoli, articoli per capelli, borse, oggettistica, casalinghi, bigiotteria, gioielli ecc. Qui tutto costa poco e spesso la vendita è solo all’ingrosso, minimo 6 pezzi. Ci beviamo un gustosissimo e rimineralizzante succo di mandarino ad un banchino per pochi bath. Provatelo! Dopo alcune ore e vari acquisti usciamo dal ginepraio di questo quartiere e andiamo a visitare il poco distante Wat Traimit dove c’è un Golden Buddha d’oro massiccio che pesa 5,5 tonnellate ed è alto 3 metri. Riprendiamo i Tuc-Tuc per andare alla Jim Thompson House www.jimthompsonhouse.com. Il suo proprietario, un americano trasferitosi in Thailandia, salvò sei case in teak facendole montare sulle sponde del Khlong Saen Saeb riempiendole di oggetti tradizionali ed opere d’arte antiche. La visita vale assolutamente il costo del biglietto. All’interno del complesso c’ è un giardino tropicale, un negozio con sete e tessuti ed un ristorante. Noi per pranzo preferiamo qualcosa di molto più locale. Uscendo dalla Jim Thompson House andando a sinistra c’è il fiume. Girando a destra fino alla fermata delle barche c’è un baracchino che vende bibite ed una signora che spignatta dentro ad un wok appoggiato su un tavolo contro il muro. Abbiamo mangiato un gustoso piatto di riso con pollo e verdure per pochi Bath comodamente seduti intorno all’unica tavola esistente. Ndr: una mia amica ci è andata a distanza di qualche anno, c’è ancora! Di fronte al “ristorante” svoltando a destra (dove ci sono altri “ristorantini” simili) in fondo alla strada c’è l’accesso allo Skytrain (fermata National Stadium). Come non provarlo? Oltretutto è velocissimo e costa poco (il prezzo dipende dalla lunghezza del percorso). Il nostro albergo è a soli due minuti a piedi dalla fermata Chong Nonsi. Lasciamo l’hotel. In taxi ci rechiamo alla Stazione dei Bus a lunga percorrenza diretti a Sud. Abbiamo già comprato i biglietti del bus notturno presso un’agenzia locale per evitare intoppi alla nostra tabella di marcia. Il biglietto della corsa include la cena. Incredibilmente non c’è troppo traffico perciò arriviamo alla stazione intorno alle 17.30. La stazione è grande, al piano superiore c’è un centro commerciale, al piano inferiore ci sono diversi banchi che vendono frutta (già tagliata e pronta da mangiare), carne, biscotti e bevande. Prendiamo qualcosa per il viaggio. Alle 18.30 andiamo nel piazzale dove sono parcheggiati i bus. Il nostro è il numero 5. Tutti i bagagli vengono etichettati con destinazione Thap Lamu e alle 19.00 partiamo. I posti a noi assegnati sono al piano superiore. L’autobus è dotato di bagno. I sedili sono ben distanziati fra loro e reclinabili per consentire agevolmente di dormire. La temperatura all’interno del bus è molto bassa. Viene fornita una coperta e un dolcetto. L’andatura è regolare. Verso l’una di notte l’autobus sosta in un autogrill attrezzato per un vero e proprio “pit stop” di 20 min per la cena. I bagni sono belli, puliti e funzionali. L’autogrill è enorme ed oltre alle aree di ristoro ci sono banchi che vendono montagne di roba da mangiare confezionata. I camerieri sono pronti a servirci la cena inclusa nel prezzo del viaggio ai tavoli: una ciotola di riso annacquato, verdure e carne piccanti.

 

MERCOLEDI 24 DICEMBRE, ISOLE SIMILAN

Prima di continuare il racconto ecco alcune informazioni.

Essendo un gruppo abbiamo prenotato una barca tutta per noi per cinque giorni presso la MEDSYE Travel & Tours di Thap Lamu www.similanthailand.com. Nel prezzo ci è stato incluso: andata e ritorno da Thap Lamu, colazione, pranzo, cena, acqua, tè e caffè, tassa d’ingresso nel Parco Nazionale. Extra a pagamento: Pepsi e Singha Beer.

Le isole Similan sono spettacolari: mare limpido e turchese fra i più belli mai visti al mondo e girando con una barca è facile trovare un approdo libero da altre barche e spiagge deserte dove crogiolarsi al sole in santa pace con la sensazione di essere gli unici. Le isole sono nove, ma le strutture ricettive sono limitate. Essendo alta stagione abbiamo prenotato l’alloggio che deve essere prepagato perché il campeggio non accetta la sola prenotazione. Il sito governativo per prenotare è www.dnp.go.th/parkreserve. Sull’isola 4 ci sono circa 100 tende, una trentina di bungalow e il ristorante. Le tende hanno due misure. Nelle grandi ci si sta dentro in piedi e volendo ci si dorme tranquillamente anche in tre. E’ possibile noleggiare materassino e sacco a pelo. Il sacco a pelo è assolutamente superfluo per coprirsi perché fa caldo. I pochi bungalow col ventilatore sono sostanzialmente le stanze separate di una lunga casa, arredate in maniera semplice ma con un letto vero ed il proprio bagno. Sulla collina sono situati i bungalow veri e propri, composti da camera, bagno e terrazza privata con tavolo e sedie, che vorrebbero essere vista mare ma che in realtà sono vista foresta. Gli alberi sono alti e non si vede nulla. In ogni modo sono delle gran belle sistemazioni, sempre semplici come arredamento ma con letto e bagno privato e pulito e hanno l’aria condizionata. I bagni in comune del campeggio sono veramente trasandati e bisogna adattarsi. L’acqua delle docce è ovviamente fredda ma piacevole, i cessi sono proprio cessi e manca la carta igienica. NB nei bagni thailandesi è meglio non gettare la carta perché s’intasano. I cellulari prendono, la sera è possibile ricaricarli gratuitamente nell’area ristorante. Ci abbiamo ricaricato anche le batterie delle macchine fotografiche. Sull’isola 8 ci sono poche tende ma i bagni sono migliori. L’accesso alle isole numero 1, 2 e 3 è interdetto per via delle tartarughe che vi depongono le uova. Una nota a proposito delle zanzare: a terra bisogna fare i conti con loro sia al mattino che la sera. Sono assatanate, grosse come tacchini e concentrate soprattutto in bagno. Attrezzarsi di conseguenza con i repellenti. Può essere funzionale avere lo zampirone (in vendita presso il piccolo spaccio dell’isola 4). Torniamo al diario.

L’autobus giunge puntualissimo a Thap Lamu alle sette del mattino. Gli incaricati della Medsye ci portano all’imbarco. Partiamo per le Isole Similan facendo subito colazione a bordo! La nostra barca (dal nome in Thai impronunciabile) è vecchiotta ma molto stabile. Ha un’area centrale al coperto e la zona a poppa riparata da un telone con posti a sedere sui lati. A prua c’è una zona solarium con materassini ai lati e possibilità di stendersi nella parte centrale. Al piano inferiore ci sono la cucina, il bagno e una zona privata. A bordo ci sono i giubbotti di salvataggio e attrezzatura per lo snorkelling. Caffè, cioccolata, tè e acqua sono sempre disponibili e compresi nel prezzo. Coca e birra sono a pagamento. L’equipaggio è composto dal capitano, da tre ragazzi di cui uno solo parla un po’ d’inglese e dalla cuoca che sta sempre sottocoperta a cucinare. La traversata dura quasi tre ore, precise per arrivare e pranzare in un mare turchese da urlo nella baia dell’isola 5. Il pranzo è buono e abbondante: riso, verdure, carne, granchi, frutta. L’acqua ha una temperatura stupenda ed è troppo invitante per osservare le canoniche tre ore dopo mangiato. Sarà sempre così, per tutta la vacanza. Attracchiamo a Ko Meang, l’isola 4, dove alloggeremo per quattro notti nelle tende. Le tende sono veramente belle e grandi. Dopo un’oretta rimontiamo sulla barca e andiamo a fare snorkelling all’isola 6. Bello bello bello! Il mare è veramente spettacolare. Alle sei ceniamo a bordo della barca strafogandoci per la fame e alle sette e mezza siamo già tutti a terra. Che si fa? Un po’ di chiacchiere e poi tutti a nanna!

 

GIOVEDI 25 DICEMBRE, ISOLE SIMILAN

Natale alle isole Similan! L’appuntamento mattutino con i barcaioli dipende dal mare e dalla marea: “Alla grande!” ovvero alla spiaggia più grande che fronteggia l’ingresso del parco o “Alla piccola” alla spiaggia sul retro dell’isola che si raggiunge facendo un mezzo km a piedi in mezzo alla foresta. Questa mattina c’è chi ha fatto la levataccia per andare al View Point per vedere il panorama all’alba. Mi hanno detto che il percorso è un po’ faticoso. La nostra colazione, come il pranzo e la cena, è sempre a bordo della nostra barca. Fintanto che si mangia stiamo fermi in rada poi si parte. Ko Similan, l’isola 8, è la più grande e dotata anch’essa di alloggi. Attracchiamo su una lunghissima spiaggia bianca e andiamo in esplorazione dando appuntamento ai barcaioli per l’ora di pranzo. All’ingresso del parco c’è un cartellone che indica un percorso ad anello ed un tempo stimato di due ore ma l’anello non esiste! Se nel frattempo il cartello non è stato sostituito la mappa corretta di questo trek è visionabile presso il piccolo negozio dell’isola 4. In pratica, passato il punto panoramico più alto, andando avanti, il sentiero che attraversa l’intricata foresta tropicale porta ad un paio di spiagge selvagge situate sul lato sinistro dell’isola e per tornare alla spiaggia principale bisogna rifare l’intero percorso all’indietro sui propri passi. La lunghezza del trek quindi è sottostimata ed è utile portarsi l’acqua e qualcosa di energetico da mangiare. Il sentiero in certi punti è impervio, tanto che spesso lungo alcuni tratti ci sono delle corde, molto utili per non cadere. Il sentiero è tracciato ma non visibilissimo, non ci sono riferimenti, solo una bottiglia di plastica a testa in giù ogni tanto infilata su un bacchetto. La cena è servita nella baia della nostra isola 4 alle sei e mezza. Abbiamo provato a chiedere di cenare un po’ più tardi ma senza successo.

 

VENERDI 26 DICEMBRE, ISOLE SIMILAN

Oggi perlustreremo mare e spiagge dell’isola 9. L’acqua è trasparentissima ed invita ad un numero infinito di bagni. L’avvistamento di una tartaruga emoziona tutti. Ci sono così tanti pesci che sembra di stare in un acquario. I barcaioli sanno dove andare e dove sostare. Scelgono sempre i punti migliori e più suggestivi e dove il mare è calmo. Gli appuntamenti culinari sono sempre attesissimi, il menù è sempre una sorpresa. A fine pasto, ogni volta che la cuoca sale sopra coperta per prendere una boccata d’aria, facciamo l’applauso!

 

SABATO 27 DICEMBRE, ISOLE SIMILAN

Splendida giornata di mare, snorkelling alle isole 7 e 8 con avvistamento di un serpente di mare. Ne troviamo anche uno senza testa che galleggiando a pelo d’acqua sembra vivo. A differenza dell’altro tutto nero questo è a strisce gialle e nere. Nel risalire in barca me lo metto intorno al collo a mo’ di sciarpa spaventando uno dei barcaioli. Per movimentare la serata organizziamo una visita notturna sulla nostra isola 4 alla ricerca dei granchi giganti col nostro barcaiolo come guida. Potete andarci anche soli, lungo il percorso che porta alla spiaggia piccola basta osservare se si muove qualcosa con una pila. Altrimenti potete unirvi allo squadrone di gente che ogni sera parte dalla spiaggia grande.

 

DOMENICA 28 DICEMBRE, DALLE ISOLE SIMILAN A PHUKET

Ultimo giorno alle Similan. Veniamo informati dal nostro capitano che per il ritorno anziché con la nostra mitica barcona torneremo a Thap Lamu con una barca veloce, ovviamente senza alcun sovrapprezzo. Evidentemente hanno già dei clienti pronti a salire sulla nostra barca.

Trascorriamo la mattinata facendo snorkelling all’isola 5 poi ci rilassiamo sull’isola 4 alla baia piccola. Alle 15.00 partiamo con la speed boat e arriviamo a Thap Lamu intorno alle 16.30. Alle 17.00 partiamo per Phuket con un minibus (calcolate 1h30 di tragitto). Esiste anche il bus pubblico. Abbiamo scelto di dormire

Alloggiamo all’IMPERIAL HOTEL www.imperialphuket.com (senza infamia e senza lode) a Phuket Town per la vicinanza al porto. Trascorriamo una piacevole serata al NATURAL RESTAURANT raggiungibile a piedi. E’ un posto molto bello, con piattaforme di legno su vari livelli, immerso in un giardino tropicale e con alcuni curiosi elementi d’arredamento: acquari messi dentro vecchi televisori, tavoli montati sulle strutture di macchine per cucire e oggetti attaccati ovunque. Il cibo è ottimo e molto speziato. Fatevi prenotare il ristorante dall’Hotel.

 

LUNEDI 29 DICEMBRE, DA PHUKET A PHI PHI DON

Al porto c’è una gran baraonda. Il traghetto della compagnia CHAO KOH GROUP è grosso, è possibile sedere all’interno (ma c’è da congelarsi) oppure stare fuori (in entrambi i casi è utile un k-way). Sono serviti gratuitamente tè, caffè e un dolce, ma per questo bisogna essere pronti all’arrembaggio. I bagagli vengono stivati uno sull’altro all’interno. Meglio salire per ultimi per recuperarli per primi. La traversata è piacevole e ricca di aspettative. La baia di Ton Sai ci da il benvenuto con un’atmosfera surreale. All’arrivo si procede lungo un pontile sul quale stanno appostati i procacciatori di alloggi. In fondo c’è l’ufficio turistico con le foto di tutte le Guesthouse esposte alle pareti, quindi non è difficile trovare un alloggio. Noi però volevamo una sistemazione centrale possibilmente non troppo cara dove stare tutti assieme, perciò abbiamo prenotato in anticipo. Alloggiamo alla K GUESTHOUSE, nel cuore del Tonsai Village, una sistemazione discreta e nuova di pacca. La colazione è inclusa e servita nell’ingresso della struttura, ma abbiamo sempre optato per farla presso la PEE PEE BAKERY.

La Guesthouse ci fa trovare al Pier un uomo col carrello per trasportare i bagagli attraverso le affollate stradine di Phi Phi Don.  Arrivando dalle Similan, così basic, fa effetto ritrovarsi in questa Rimini thailandese. Le Phi Phi Islands sono estremamente turistiche ma dopo cinque giorni trascorsi in stile survivor un po’ di vita non dispiace. Ci diamo subito allo shopping e ai massaggi (i centri massaggio sono a tutti gli angoli). Al Tonsai Massage, sulla strada principale che costeggia il mare, fa un freddo assassino.

Alle otto si scatena un vero e proprio diluvio. Ceniamo al GARLIC 2, un simpatico ristorantino semplice e pulito sulla strada per andare alla spiaggia Loh Dalum che serve celermente ottimi piatti thai. Dopo andiamo a vedere la Thai Box al Reggae Bar, in centro vicino al Seven Up.

Lo spettacolo è divertente e c’è qualche turista coraggioso che sale sul ring. La nottata prosegue prima all’Apache Bar, poi sulla spiaggia Loh Dalum dove si balla, poi all’Ibiza dove c’è una gara di limbo sotto una barra infuocata al ritmo di una musica pazzesca ed esaltante.

 

MARTEDI 30 DICEMBRE, PHI PHI ISLANDS

Noleggiamo una speed boat per fare il tour delle isole. Partenza alle 8.30 e rientro verso le 16.30. Con la speed boat e partendo presto (8.30) si riesce ad arrivare a Maya Bay (quella del film The Beach con Leonardo Di Caprio) quando è ancora possibile vedere la spiaggia e fare il bagno nell’apposita area delimitata dalle boe, perché alle 10.00 il carnaio è infernale. Se penso a quando ci sono stata nel 2001… quando vi approdavano solo i Long Tail e potevi sdraiarti sulla spiaggia… senza aree delimitate e con una visione paradisiaca della baia… Ora, con le speed boat stracariche di gente, in pochi minuti la baia è intasata dalle barche e non c’è più un centimetro di spiaggia libero. Dopo Maya Bay andiamo alla scenografica Loh Samah Bay, poi a Pileh e alla Viking Cave. Purtroppo la bellezza di queste spiagge, insenature e cave è offuscata dal traffico turistico che non consente neanche un bagno in santa pace, soprattutto per il rischio di essere falciati dai motori delle barche. Il tour prosegue lungo l’intera costa di Phi Phi Don con sosta sulle spiagge. Segnalo Nui Bay, un vero gioiellino. Nel circumnavigare Phi Phi Lee l’affollamento ci perseguita in tutte le tappe: Wang-Long Bay, Nui Bay (bellissima e la meno inflazionata), La-Na Bay, Leamtong Beach, Monkey Beach dove pranziamo con due ananas e un cocomero inclusi nel prezzo. Consiglio di portarsi qualcosa! Mosquito Island non è niente di che, invece Bamboo Island è la migliore, pressoché deserta e con una spiaggia stupenda! Qui infatti ci crogioliamo tutto il resto del pomeriggio in totale relax sulla spiaggia. Anche il mare è bello, su un lato è mosso ma basta svoltare l’angolo per trovare una baia col mare calmo. A malincuore abbandoniamo l’isola per rientrare alla base. Facciamo una sosta in un punto interessante per lo snorkelling dove avvistiamo un piccolo squalo. La cosa incredibile è che nel nostro immaginario alla vista di uno squalo tutti scappano. Noi invece gli corriamo tutti dietro! Nell’ultimo tratto di costa si vedono molti resort, alcuni bellissimi altri parecchio spartani. Non ci interessa sostare per vederli, siamo stanchi e vogliamo rientrare. Fatta la doccia andiamo a fissare il cenone di Capodanno al Ristorante Ciao Bella che si trova sulla spiaggia di Loh Dalum, proprio in mezzo alle due discoteche. E’ un ristorante italiano, scelta che normalmente all’estero ignoro, ma la logistica è perfetta e ho letto buone recensioni sulla cucina non solo italiana. Stasera ceniamo al GARLIC 1, più spazioso e adatto per una tavolata del Garlic 2, ma la cucina è la stessa. E’ proprio comunicante! La spiaggia stasera è deserta.. in vista del Capodanno?

 

MERCOLEDI 31 DICEMBRE, PHI PHI ISLANDS

La giornata inizia con una bella camminata fino al View Point e a Run Tee Bay sulla costa est dell’isola. Nel pomeriggio ci rilassiamo in una piscina esagerata, con magnifica vista sulla baia, affacciata sulla spiaggia di Loh Dalum. Aperitivo con un buon Mai Tai in un bar carino del centro, poi alle nove siamo al ristorante CIAO BELLA sulla spiaggia Loh Dalum. Al menù speciale di Capodanno, che comprende di tutto di più, preferiamo il menù à la carte: spaghetti ai frutti di mare da leccarsi le orecchie, tagliata di tonno, tonno in crosta di timo superbo, tempura, dolci, caffè ed un ottimo spumante italiano.

 

GIOVEDI 1 GENNAIO 2009, DALLE PHI PHI ISLANDS A KRABI

Tre! Dueee! Unoooo! Buon Annooooo!!! Dopo mezz’ora di brindisi ed auguri ci trasferiamo sulla spiaggia gremita di gente. Nel cielo esplodono fuochi d’artificio e vengono liberate delle mongolfiere di carta illuminate. All’Ibiza c’è musica, ovunque c’è gente euforica, l’alcol scorre a fiumi. Tanto per non abbassare il tasso alcolico, passiamo dal giro di tequila ai micidiali cocktail di rhum serviti nei secchielli, dove beviamo contemporaneamente con tante cannucce.

Phi Phi è perfetta per divertirsi a Capodanno.

In mattinata ultimo shopping e pranzo al Garlic 2. Alle 13.00 scendiamo al molo a prendere il traghetto della CHAO KOH GROUP che parte alle 14.00. Arriviamo a KRABI alle 15.30 e andiamo in albergo con un taxi collettivo. Il GREENERY HOTEL è il miglior albergo del nostro viaggio. Molliamo i bagagli in camera e ripartiamo subito con un Sowngthaew, specie di camioncino aperto collettivo, per andare a visitare il WAT THAM SEUA, Tempio della Grotta della Tigre, edificato in mezzo ad una foresta ad 8 km di distanza. La grotta non è un gran che, invece la scalinata di 1237 scalini, ripida, infestata dalle scimmie e faticosa, eleva anima e corpo in cima ad una vetta sulla quale c’è un’imponente statua del Buddha, uno stupa dorato e soprattutto un panorama idilliaco. Ceniamo lungo la strada in un posto all’aperto stile sagra paesana con pollo allo spiedo in salsa curry e riso giallo, spendendo meno di tre euro e mangiando bene. Capirsi per scegliere i piatti sembra difficile ma basta semplicemente indicarli.

 

VENERDI 2 GENNAIO, KRABI

Alle 8.30 partiamo per andare ad Ao Nang dove ci imbarchiamo su un Longtail per il “tour delle 5 isole” prenotato presso l’agenzia locale BARRACUDAS, sul lungomare di Ao Nang. Il tour include il pick-up presso l’hotel, l’ingresso al parco nazionale e il pranzo. Da Krabi City arriviamo ad Ao Nang in 30 minuti. La baia è immensa e affascinante però a causa del tempo proprio brutto il mare anziché essere verde è grigio. Ci fermiamo su varie isole: Koh Dang, Koh Rai, Koh Phakbeay, Koh Ladin dove pranziamo con riso, verdure e pollo nelle scatole di polistirolo. Peccato davvero per il tempo, queste isole devono essere stupende col sole. Rientriamo ad Ao Nang alle quattro, ci tratteniamo un’oretta per fare shopping perché c’è veramente di tutto, poi con un Sowngthaew collettivo torniamo a Kraby City. Cena economica al MERCATO NOTTURNO vicino al molo di KHONG KHA, ai tavoli sotto gli ombrelloni. Le signore che spadellano sui barrocci cucinano proprio bene!

 

SABATO 3 GENNAIO, DA KRABI A PHUKET E RITORNO A BANGKOK

Se il tempo fosse buono potremmo trascorrere la mattinata a Railey ma non è così, pazienza.

Krabi City ha un’atmosfera rilassata, molto piacevole, girelliamo per i negozi della città poi pranziamo velocemente al Chok Dee Restaurant (niente di eccezionale). Alle 16.00 lasciamo l’Hotel e con un bus privato andiamo dritti all’aeroporto di Phuket. Non c’è molto traffico perciò arriviamo abbastanza presto. Il volo AIR ASIA per Bangkok parte alle 20.35 e dura solo un’ora. Il volo BKK-FCO decolla alle 3.45 am. Arriviamo a Roma intorno alle dieci del mattino.

 

Sawadee

 

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